Esistono sul mercato dell’accesso al credito una serie di soluzioni studiate per le esigenze di liquidità di quanti risultino nelle centrali di controllo cattivi pagatori o protestati, ecco le soluzioni per accedere ad un prestito
Tra le diverse opzioni che un soggetto definito ‘cattivo pagatore’ ha per richiedere ed ottenere un finanziamento, il prestito delega è tra le soluzioni che più si avvicinano alla formula della cessione del quinto. Ma è bene sottolineare alcune differenze che distinguono le due tipologie di accesso al credito.
Come primo fattore di distinzione ragioniamo in termini di percentuali: nella cessione del quinto non è possibile superare la soglia del 20% della retribuzione netta, mentre con il prestito delega è possibile arrivare anche fino al 40%. Inoltre mentre nella cessione del quinto il datore di lavoro non può esimersi dal saldo mensile delle rate per conto del lavoratore a cui è stato concesso il finanziamento, nel prestito delega è a sua discrezione.
Tra le soluzioni anche il prestito cambializzato, formula di finanziamento che prevede l’utilizzo delle cambiali per il rimborso del debito residuo, oppure tentare con la cessione del quinto dello stipendio che si conferma lo strumento più utilizzato dai soggetti protestati o considerati cattivi pagatori. Con la cessione del quinto è possibile ottenere liquidità in modo rapido grazie alla garanzia della propria busta paga e del TFR. Questa soluzione è riservata a lavoratori dipendenti e pensionati.
Il saldo dell’importo mensile dovuto viene effettuato direttamente dal datore di lavoro che poi trattiene il dovuto dalla busta paga del lavoratore. In caso di licenziamento o imprevisti è possibile coprire il debito residuo con la relativa quota di TFR maturato.